Libri Consigliati

Consigli di lettura attuali ed inattuali



L'ascensore di Prijedor PDF Stampa E-mail
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Pur trattandosi di un'opera in prosa, si capisce immediatamente che L'ascensore di Prijedor è stato scritto da chi ha dimestichezza con la poesia, con la sua precisione ed elusività. In poco più di cento pagine Cvijetic (poeta, drammaturgo e scrittore bosniaco) condensa il prima, il durante e il dopo della guerra che ha portato alla dissoluzione della Jugoslavia. Lo fa raccontando le storie delle 104 famiglie che abitano nel caseggiato popolare della cittadina di Prijedor, luogo-simbolo e microcosmo, in cui convivono fedi ed etnie, frutto del rimescolamento di secoli. Il 1991, l'anno dello scoppio della guerra, segna uno spartiacque, ma, sembra ammonirci Cvijetic, non eravamo ciechi, abbiamo scelto di non vedere: Il treno andava dritto verso il baratro mentre i passeggeri continuavano a bere tranquillamente il tè nel vagone ristorante, rifiutandosi di guardare fuori dal finestrino. Fino alla fine.

L'ASCENSORE DI PRIJEDOR - Darko Cvijetic

 
La solitudine del sovversivo PDF Stampa E-mail
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Marco Bechis, studente di 21 anni, viene arrestato a Buenos Aires da agenti in borghese il 19 aprile 1977. Inizia così la sua vicenda di sequestrato che, a differenza della maggioranza degli oppositori del regime militare, riuscirà a uscire vivo dalla prigione segreta dove è stato rinchiuso e torturato. Da qui in avanti al sollievo per la morte scampata si affiancherà la vergogna e il senso di colpa di cui Primo Levi ha lucidamente scritto ne I sommersi e i salvati. Per anni questo meccanismo, così umano e così perverso, gli farà dire di essere stato un 'turista' delle carceri segrete argentine. Fino al processo del 2010 contro i militari, dove deporrà, che gli permetterà di fare i conti con il proprio passato e di ricollocarsi in un presente possibile, anche se per nulla pacificato: finalmente intravedo la vita da sopravvissuto che in tutti questi anni ho soltanto subìto.

LA SOLITUDINE DEL SOVVERSIVO - Marco Bechis

 
La morte di Vivek PDF Stampa E-mail
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Essere omosessuali ad Aba, in Nigeria, a metà degli anni '90, con un paese stretto tra dittatura militare e bande di criminali armati, non è semplice. Lo sa Vivek, che troviamo morto nelle prime pagine del libro, abbandonato sulla soglia di casa senza vestiti addosso. Vivek che continua però a parlarci, perchè sarà la sua voce, insieme a quella del cugino Osita, a ricostruire una storia che prenderà corpo capitolo dopo capitolo, verso un finale che crediamo già di conoscere e che riserva invece più di una sorpresa: su tutte, quella del rapporto tra la madre e la memoria del figlio, vero punto di svolta di questo splendido romanzo.

LA MORTE DI VIVEK - Akwaeke Emezi

 
La città di pietra PDF Stampa E-mail
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E' tra il 1939 e il 1943, gli anni dell'occupazione italiana dell'Albania, che si dipana la vicenda raccontata dal bambino-narratore protagonista del romanzo, davanti ai cui occhi scorrono le immagini di un mondo in cui realtà e mistero, animismo e visione, si fondono come solo nel mondo interno dei bambini può accadere. Attorno a lui ruota un'umanità minuta fatta di spie, delatori, resistenti, veggenti, ultracentenari... che troviamo, a tutt'altre latitudini, in tanti romanzi di Nagib Mahfuz, un autore che ricorda Ismail Kadare per la capacità di raccontare gli uomini legandoli inscindibilmente ai luoghi in cui vivono: là il Cairo, qui Argirocastro, la città di pietra. E, a ben guardare, è proprio la città la vera protagonista del romanzo: Sì, era una città assai strana (...). Molte cose in essa erano bizzarre e molte altre sembravano appartenere al regno dei sogni.

LA CITTA' DI PIETRA - Ismail Kadare

 
Storia di Shuggie Bain PDF Stampa E-mail
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Glasgow anni '80, ci muoviamo tra le macerie lasciate dal thatcherismo: disoccupazione, sussidi, disgregazione delle comunità operaie. E nei quartieri sottoproletari chi la fa da padrone è l'alcol. Con il viso sempre truccato e i capelli in ordine, la madre si risollevava dalla propria tomba e teneva la testa alta. Dopo essersi gonfiata d'alcol e aver fatto le cose più disdicevoli, si alzava il mattino dopo, indossava il cappotto migliore e affrontava il mondo. La madre in questione è la madre di Shuggie, bambino che dovrà diventare adulto molto in fretta, per poter badare a lei e a se stesso. Ci sarebbero anche un fratello, una sorella, svariati uomini... ma tutti, in modi diversi e per diverse ragioni, usciranno dalla sua vita lasciando Shuggie 'con il cerino in mano'. Quella che va in scena tra madre e figlio è una danza straordinaria, in cui l'amore prende la forma dell'accudimento, della vergogna, della ricerca di un'impossibile normalità.

STORIA DI SHUGGIE BAIN - Douglas Stuart

 
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