L'Istituto per la Regolazione degli Orologi Stampa
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La Istanbul della prima metà del '900 raccontata attraverso la follia di un progetto e dei personaggi che concorrono a realizzarlo. Hayiri Irdal, protagonista del romanzo, è coinvolto nella titanica e surreale impresa di far nascere un Istituto deputato alla regolazione degli orologi. Ente inutile, baraccone kafkiano, monumento alla burocrazia, l'Istituto si dà il compito impossibile di governare il tempo, di ordinare il caos. E ciò che si genera è naturalmente l'esatto opposto, lo scatenamento del caos, attraverso il proliferare di personaggi che richiamano l'assurdo del mondo. La dialettica ordine/caos è uno dei grandi temi che attraversano la narrativa moderna, e questo bellissimo romanzo del turco Ahmet Hamdi Tanpinar trova la sua giusta collocazione tra Autodafè di Elias Canetti e Il palazzo dei sogni di Ismail Kadarè.

L'ISTITUTO PER LA REGOLAZIONE DEGLI OROLOGI - Ahmet Hamdi Tanpinar