Il paese dell'alcol Stampa
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Quando nel 2012 è stato assegnato il Premio Nobel per la letteratura a Mo Yan, la giuria svedese ha parlato di "realismo allucinato": l'espressione è azzeccata. In questo romanzo l'autore rende omaggio a Lu Xun e al suo Diario di un pazzo (1918), riprendendo, in forma stravolta e grottesca, il tema del cannibalismo. Sembra che nella municipalità di Jiuguo (il paese dell'alcol) alla tavola di ricchi amministratori e di funzionari di partito venga servita carne umana. L'indagine che in questo finto-giallo deve condurre l'ispettore Ding Gou'er si trasforma presto in farsa, perchè a Jiuguo ogni gesto e ogni pensiero sono avvolti in una nube alcolica che tutto confonde. E confonde anche noi lettori, perchè al filone narrativo centrale se ne aggiungono altri, mischiando piani e generi, cancellando piste e lasciandoci in balia di una scrittura precisa e allucinata, che racconta una storia mai didascalica eppure profondamente politica. Il libro è stato scritto a ridosso dei fatti di Piazza Tian'An Men.

IL PAESE DELL'ALCOL - Mo Yan