Schegge Stampa
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Tuzla, Bosnia, 1995. Come è possibile fare teatro in piena guerra? Come è possibile che la scalcagnata compagnia in cui si recita sia invitata al Festival di Edimburgo? E soprattutto, una volta usciti dal paese, come è possibile fuggire per raggiungere lo zio Ifran in California? Schegge racconta la storia di un ragazzo e di un paese, il loro essere una cosa e più cose, il loro essere lì, sotto gli occhi di tutti fino a poco prima e poi, improvvisamente, andare in frantumi. "Ho una pistola, mati, una pistola di acciaio cromato. L'ho rubata nella stanza di un tizio, sotto un cuscino leopardato coperto di forfora (...). La pistola la tengo nascosta nella libreria, dietro alle opere complete di Majakovskij, avvolta in uno straccio... Ci sono dentro le pallottole, sei, ma solo la prima è importante, giusto?".

SCHEGGE - Ismet Prcic