Gli assassini Stampa
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La forza del romanzo di Kazan, pubblicato la prima volta nel 1972, sta tutta nella capacità di immergerci nelle atmosfere e nei rituali che hanno segnato alla fine degli anni '60 lo scontro tra la controcultura del movimento giovanile americano e l'establishment. Lo spunto è offerto dalla vicenda di un militare messicano, perfettamente integrato nell'esercito USA, che per "riprendersi" la figlia scappata con un gruppo di hippie uccide due di loro, con il consenso neppure troppo tacito dei poteri che contano: esercito, tribunali, polizia. Se il dito è puntato contro la violenza dei benpensanti, non c'è però traccia di simpatia per il velleitarismo della controparte. Un romanzo maturo e profondo sui sentimenti che hanno animato quelle rivolte: la rabbia e l'impotenza, mai slegati dalla gioia di vivere in un eterno presente in cui tutto sembrava possibile.

GLI ASSASSINI - Elia Kazan