I pochi e i molti Stampa
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La vicenda di Georg Kobbe, ebreo tedesco rifugiatosi negli Stati Uniti per sfuggire alla persecuzione nazista, è apparentemente simile a quella di altri intellettuali, oppositori del regime, che sono riusciti a mettersi in salvo sull'altra sponda dell'oceano. Ma Georg Kobbe non era un oppositore, era uno che di sè diceva: Apprezzo la vita comoda... In circostanze normali sarei di certo diventato un membro utile della società... consapevole che "il diavolo non è mai brutto come lo si dipinge" e che la verità sta sempre nel mezzo, ovvero là dove non può far danno. Insomma, un borghese pavido soddisfatto di sè e del mondo. Ma le circostanze in cui vivrà non saranno affatto normali e questo cambierà radicalmente la sua vita e il suo sguardo sul mondo. Splendido romanzo, in parte autobiografico, capace come pochi altri di illuminare un'intera epoca.

I POCHI E I MOLTI - Hans Sahl