I senza terra Stampa
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Meglio essere consapevoli della propria condizione di abbruttimento e miseria, o l'ingnoranza ci mette al riparo da ulteriori dolori? Questa la domanda che ci pone il libro di Borbely. Libro magnifico e quasi insopportabile per la durezza delle vicende raccontate. Siamo in Ungheria, vicini al confine rumeno, attorno agli anni '60: è la voce di un bambino a condurci tra le pieghe dell'universo familiare protagonista della storia, stretto tra la miseria condivisa con tutti e - in quanto immigrati - il senso di estraneità e diffidenza nei loro confronti che ne segna la condizione. Nelle quattro parole ossessivamente ripetute dalla madre c'è tutta la disperazione, ma anche la rabbia (e dunque la prospettiva di un cambiamento), di chi non si è ancora piegato: Noi non siamo così.

I SENZA TERRA - Szilard Borbely