Una donna Stampa
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Tutto il lavoro di Annie Ernaux è autobiografico, in senso ampio: una sorta di collage dal quale la sua figura emerge per sottrazione. Il posto (1983) e Una donna (1988), compongono un dittico che l'autrice dedica ai propri genitori, al padre il primo libro, alla madre il secondo. Si tratta di una narrazione speculare perchè quasi identici sono i fatti raccontati. Ma le pagine più belle, di una durezza a tratti insopportabile, che troviamo in Una donna, raccontano una storia che è solo di lei. Sono gli ultimi anni, segnati dalla chiusura dell'attività lavorativa e dalla malattia. Con la fine del lavoro vengono meno le relazioni quotidiane che davano un senso alle giornate della madre. Con l'insorgere dell'Alzheimer il senso di sradicamento e distacco si fa ancora più profondo. E' con queste vicende, che sentiamo così terribili e insieme così familiari e così vicine, che l'autrice ci avvicina al tema del distacco e della trasformazione attraverso la perdita.

UNA DONNA - Annie Ernaux