Golda ha dormito qui Stampa
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Il giudice: "Signor Baramki (...) per la legge israeliana lei è un proprietario che non risiede nella propria casa, perciò la sua casa è proprietà di un assente". L'autrice dedica questo libro così struggente e così dolce "agli 'assenti', che costituiscono il novanta per cento della Palestina del 1948, ai quali non è stato concesso di essere presenti. E ai presenti che sono considerati assenti. A ogni 'presente assente', che vive a pochi passi da una casa che è diventata di qualcun altro". Perdere la propria casa è perdere una parte di sè: nella voce di Suad Amiry troviamo l'eco di Mahmoud Darwish, di Ghassan  Kanafani, l'eco della grande letteratura palestinese, nella quale la tragedia si mischia sempre con l'ironia, il bisogno di dimenticare con la condanna a ricordare.

GOLDA HA DORMITO QUI - Suad Amiry