Morire in primavera PDF Stampa E-mail
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Germania, 1945, ultimo anno di guerra, vengono mandati a combattere anche i giovanissimi perchè "Ivan è alle porte". Walter ha diciassette anni e insieme a Fiete, suo coetaneo, amico, e mungitore come lui, viene arruolato a forza. Vengono mandati in Ungheria e lì le loro strade si dividono: Walter nelle retrovie, Fiete al fronte. Il nuovo incontro tra loro sarà segnato dalla follia degli ultimi giorni del Reich. Walter non è altri che il padre di Ralf Rothmann, autore del libro: "Volevo indagare il segreto che gli attribuivo, cercare una spiegazione alla sua malinconia plumbea. Immaginavo che derivasse dal fatto che lui, reclutato contro la sua volontà, si sentiva una vittima del regime e tuttavia per il fatto di aver portato l'uniforme delle SS si ritrovò dopo il 1945 dalla parte del carnefice. Non ci capì più nulla e reagì ritraendosi nella tristezza, una tristezza che io da bambino riconducevo a me". Un bellissimo romanzo che esplora a fondo e senza retorica il modello vittima/carnefice.

MORIRE IN PRIMAVERA - Ralf Rothmann

 
Canto della pianura PDF Stampa E-mail
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A Holt c'era quest'uomo, Tom Guthrie, se ne stava in piedi alla finestra della cucina, sul retro di casa sua, fumava una sigaretta e guardava fuori, verso il cortile posteriore su cui proprio in quel momento stava spuntando il giorno. Si apre così la giornata nella contea di Holt, Colorado, e così inizia il romanzo di Kent Haruf, che ci guida con voce intensa e commovente nelle storie di una comunità che ricorda quelle descritte da Steinbeck e da Sherwood Anderson: storie di persone qualsiasi che lavorano, amano, tradiscono, sognano, costruendo insieme un'epica della quotidianità. Storie di agricoltori, allevatori, insegnanti, gestori di locali della provincia profonda americana, così lontane dalle nostre eppure così famigliari, così vicine a noi, perchè costruite attorno a quel nucleo di umanità che ancora ci tiene insieme: ... la piccola che aveva messo al mondo era sana e aveva gli occhi chiari e i capelli neri della madre, e questo era quanto di meglio si potesse sperare, a Holt e in qualunque altro posto al mondo (...).

CANTO DELLA PIANURA - Kent Haruf

 
Il paese dell'alcol PDF Stampa E-mail
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Quando nel 2012 è stato assegnato il Premio Nobel per la letteratura a Mo Yan, la giuria svedese ha parlato di "realismo allucinato": l'espressione è azzeccata. In questo romanzo l'autore rende omaggio a Lu Xun e al suo Diario di un pazzo (1918), riprendendo, in forma stravolta e grottesca, il tema del cannibalismo. Sembra che nella municipalità di Jiuguo (il paese dell'alcol) alla tavola di ricchi amministratori e di funzionari di partito venga servita carne umana. L'indagine che in questo finto-giallo deve condurre l'ispettore Ding Gou'er si trasforma presto in farsa, perchè a Jiuguo ogni gesto e ogni pensiero sono avvolti in una nube alcolica che tutto confonde. E confonde anche noi lettori, perchè al filone narrativo centrale se ne aggiungono altri, mischiando piani e generi, cancellando piste e lasciandoci in balia di una scrittura precisa e allucinata, che racconta una storia mai didascalica eppure profondamente politica. Il libro è stato scritto a ridosso dei fatti di Piazza Tian'An Men.

IL PAESE DELL'ALCOL - Mo Yan

 
Preghiera per Cernobyl' PDF Stampa E-mail
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Leggendo queste pagine ci affacciamo su un mistero. Quanto sia per l'uomo essenziale capire, dare un nome e un senso a ciò che gli accade, ricordare. E allo stesso tempo quanto sia importante - per vivere, per sopravvivere - dimenticare e "tradire". Come possono convivere spinte così opposte in un individuo, in un popolo? Nelle parole di chi è stato travolto dalla tragedia di Cernobyl' non troviamo la risposta ma la riproposizione, nella forma plastica del coro e in quella dubbiosa della voce sola, della stessa spaventosa domanda. Contadini, soldati, bambini, burocrati, scienziati, mogli, fratelli, madri... sono queste le voci del coro di Cernobyl'. Un libro definitivo, che ricorda per intensità e bellezza le Lettere dei condannati a morte della Resistenza.

PREGHIERA PER CERNOBYL' - Svetlana Aleksievic

 
L'inondazione PDF Stampa E-mail
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Quando un'inondazione sommerge campi e case di Rio Sauce - il paese argentino che prende il nome dal fiume che lo attraversa - tutti lasciano le loro abitazioni, con l'eccezione del vecchio Morales, che dalla finestra della sua soffitta osserva pensoso la distesa d'acqua dalla quale emergono tetti e cime di alberi. Con la sua barca si aggira in perfetta solitudine tra le vie di un paese che non esiste più, parlando con la moglie morta in un cimitero trasformato in acquario. Sullo sfondo di una quotidianità divenuta improvvisamente surreale, si staglia la minaccia di speculatori cinesi, forse reali forse immaginari, che si dice vogliano comprare l'intero villaggio... L'epilogo del romanzo ci presenta una realtà straniata e fantastica, che neppure il reflusso delle acque può restituire alla sua illusoria normalità. La nostra realtà, la nostra normalità.

L'INONDAZIONE - Adrian N. Bravi

 
Banditi PDF Stampa E-mail
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Finalmente è stato ristampato uno dei grandi libri sulla Resistenza. E' la testimonianza di Pietro Chiodi, "comandante Valerio", un maestro per tanti giovani piemontesi che decisero di unirsi alla lotta antifascista. Maestro lo fu in senso ampio, per la sua dirittura morale e il suo coraggio, e lo fu in senso stretto, in quanto insegnante di Filosofia e autore della prima traduzione italiana di Essre e tempo di Heidegger. Banditi è un libro grande e commovente, in cui l'asciuttezza del racconto e l'assenza di retorica ricordano il miglior Fenoglio. Ed è infine un libro di ieri, per l'oggi: "... un altro, sopraggiunto alle spalle, gli ha sparato una raffica mentre tentava di rifugiarsi sotto un portone. Lo hanno portato su col petto squarciato da una pallottola esplosiva. E' un vecchio partigiano della Val di Lanzo. Ha ventun anni".

BANDITI - Pietro Chiodi

 
Il Romanzo della Nazione PDF Stampa E-mail
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Ci siamo rivoltati contro i nostri padri e ci è sembrata una buona cosa tanto per cominciare. Infatti è così che si procede. Solo che abbiamo visto male, eravamo troppo viziati per vederci chiaro. Siamo incappati nel vecchio errore del toro nell'arena. Abbiamo puntato alla muleta invece che al torero. Abbiamo puntato ai nostri papà e alle nostre mamme invece che ai nostri padri e alle nostre madri. Formidabile questo libro di Maggiani. Ci parla di ciò che avrebbe potuto essere e non è stato. Di ciò che avremmo potuto essere e non siamo stati. Dal Risorgimento all'altroieri: altra era l'Italia ch'io sognava, queste le parole di un vecchio mazziniano, vero leit-motiv del romanzo. Eppure questa non è una storia di rimpianti: (...) non si sa come, nella fessura tra due lastre di pietra è nata una tuia. E' ancora piccola, non è più alta di trenta quaranta centimetri, ma crescerà. La tuia cresce e cresce e non si ferma mai per secoli e secoli. Certamente il libro più bello, più importante, scritto in Italia da molto tempo a questa parte.

IL ROMANZO DELLA NAZIONE - Maurizio Maggiani

 
Il soggiorno PDF Stampa E-mail
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In un villaggio minerario del Colorado di fine '800, popolato da immigrati slavi, si consuma una terribile tragedia. Joszef, ancora bambino, dovrà compiere col padre un viaggio a ritroso verso la loro terra d'origine, tra le montagne di Pastvina, nell'attuale Repubblica Ceca. La Prima guerra mondiale si avvicina e al suo scoppio Joszef verrà arruolato insieme al fratellastro nelle fila dell'esercito austriaco per combattere sul fronte italiano. Il suo errare in una terra insanguinata, "un luogo che agogna alla redenzione", ci parla del tentativo di trovare un approdo, un centro, anche quando tutto congiura per allontanarci dalla nostra umanità.

IL SOGGIORNO - Andrew Krivak

 
Tutto potrebbe andare molto peggio PDF Stampa E-mail
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Nell'ottobre del 2012 l'Uragano Sandy colpisce i Caraibi e la costa est degli Stati Uniti. Anche il ricco New Jersey rimane coinvolto nella devastazione: morti e dispersi, case distrutte, attività commerciali cancellate... macerie. Il sessantottenne Frank Bascombe, ex agente immobiliare che proprio sulla costa aveva vissuto e lavorato, si trova a fare i conti con questo genere di macerie: i luoghi, le relazioni, gli affetti... tutto gli parla di ciò che finisce. E lui ce lo restituisce attraverso quattro quadri che compongono un unico racconto, con quel timbro di leggerezza e profondità che solo la grande narrativa americana conosce: "A un certo punto devi semplicemente uscire dal cinema in modo che la gente che viene dopo possa vedere il film".

TUTTO POTREBBE ANDARE MOLTO PEGGIO - Richard Ford

 
I destini generali PDF Stampa E-mail
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Spesso sentiamo dire che negli ultimi cinquant'anni la vita psichica degli occidentali (e degli italiani, in particolare) si è radicalmente trasformata. Si è parlato addirittura di mutazione antropologica. Ma in che cosa sia consistita precisamente questa trasformazione e quali categorie abbia investito, pochi sono stati in grado di documentarlo seriamente in lavori non specialistici. Guido Mazzoni, muovendosi con grande efficacia e capacità di sintesi tra politica, letteratura, storia e analisi del quotidiano, trasfonde in questo breve saggio alcuni degli interrogativi-chiave della nostra contemporaneità. Per sua stessa scelta e ammissione l'autore non pone in questo lavoro il problema del "che fare", ma - aggiungiamo noi - la sua analisi può rappresentare un utile ausilio per chi vorrà compiere il passo successivo.

I DESTINI GENERALI - Guido Mazzoni

 
I miei piccoli dispiaceri PDF Stampa E-mail
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Due sorelle che più diverse non potrebbero essere. Sin dall'infanzia a Elf riesce tutto facile: brava negli studi, spigliata nelle relazioni, dotata di un formidabile talento musicale che la porterà in pochi anni a diventare una pianista di livello internazionale. Una vita in discesa, in teoria. Yoli, al contrario, arranca in una normale, faticosa e incasinata esistenza: figli, mariti, amanti, prospettive incerte... tutto si mescola in una difficile ricerca di equilibrio personale. In questa diversità c'è il senso dei loro scontri e della loro alleanza, anche nei momenti più duri e difficili. Siamo dunque capitati in un mélo, in un polpettone a tinte forti? Al contrario, siamo nel cuore di una storia vera e potente, che attinge in gran parte alla vicenda personale dell'autrice, dove la ricerca di senso e di verità porta alla caduta della più radicata delle certezze, quella che ci urla: Vivere! In ogni caso, vivere!

I MIEI PICCOLI DISPIACERI - Miriam Toews

 
Città di memoria PDF Stampa E-mail
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Altre mappe (...) si aprono davanti ai nostri occhi: a condizione di lasciare da parte il navigatore dell'automobile o le app sul cellulare e di chiudere le guide ufficiali, cedendo invece volentieri al fascino della curiosità e della scoperta. In questo splendido testo è la memoria a fare da filo conduttore: la memoria personale dell'autore che si mischia con la memoria sociale, politica, artistica delle città. Maffi ci guida nell'esplorazione di sei metropoli, alla ricerca di storie, di persone, di conflitti: New York, New Orleans, Parigi, Manchester, Salford, Londra - questi i luoghi attraversati più e più volte negli anni, che ci vengono raccontati con la curiosità e la passione di sa che nulla deve essere dimenticato. Perchè, come recitano i versi del canto navajo riportato in epigrafe, tutto quello che hai visto ricordalo, perchè tutto quello che dimentichi torna a volare nel vento.

CITTA' DI MEMORIA - Mario Maffi

 
Schegge PDF Stampa E-mail
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Tuzla, Bosnia, 1995. Come è possibile fare teatro in piena guerra? Come è possibile che la scalcagnata compagnia in cui si recita sia invitata al Festival di Edimburgo? E soprattutto, una volta usciti dal paese, come è possibile fuggire per raggiungere lo zio Ifran in California? Schegge racconta la storia di un ragazzo e di un paese, il loro essere una cosa e più cose, il loro essere lì, sotto gli occhi di tutti fino a poco prima e poi, improvvisamente, andare in frantumi. "Ho una pistola, mati, una pistola di acciaio cromato. L'ho rubata nella stanza di un tizio, sotto un cuscino leopardato coperto di forfora (...). La pistola la tengo nascosta nella libreria, dietro alle opere complete di Majakovskij, avvolta in uno straccio... Ci sono dentro le pallottole, sei, ma solo la prima è importante, giusto?".

SCHEGGE - Ismet Prcic

 
L'Istituto per la Regolazione degli Orologi PDF Stampa E-mail
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La Istanbul della prima metà del '900 raccontata attraverso la follia di un progetto e dei personaggi che concorrono a realizzarlo. Hayiri Irdal, protagonista del romanzo, è coinvolto nella titanica e surreale impresa di far nascere un Istituto deputato alla regolazione degli orologi. Ente inutile, baraccone kafkiano, monumento alla burocrazia, l'Istituto si dà il compito impossibile di governare il tempo, di ordinare il caos. E ciò che si genera è naturalmente l'esatto opposto, lo scatenamento del caos, attraverso il proliferare di personaggi che richiamano l'assurdo del mondo. La dialettica ordine/caos è uno dei grandi temi che attraversano la narrativa moderna, e questo bellissimo romanzo del turco Ahmet Hamdi Tanpinar trova la sua giusta collocazione tra Autodafè di Elias Canetti e Il palazzo dei sogni di Ismail Kadarè.

L'ISTITUTO PER LA REGOLAZIONE DEGLI OROLOGI - Ahmet Hamdi Tanpinar

 
Il posto PDF Stampa E-mail
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Francia, provincia normanna, una figlia racconta un padre: 1899 - 1967. Contadino, operaio, gestore di un piccolo alimentari con bar annesso, una condizione di perenne incertezza, il rischio sempre presente di scivolare nella miseria. Lei esce dal solco già tracciato continuando gli studi e diventando insegnante. Una frattura radicale, un'uscita dalla propria condizione di classe che racconta con parole lucidissime e definitive: "Sono scivolata in quella metà di mondo per la quale l'altra metà è soltanto un arredo". Annie Ernaux ha narrato una vicenda chiaramente autobiografica, che, per essenzialità e pulizia stilistica, chiunque si voglia misurare con la scrittura dovrebbe leggere.

IL POSTO - Annie Ernaux

 
La morte del padre PDF Stampa E-mail
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Che cosa affascina in quest'opera in cui un uomo qualsiasi racconta una quotidianità fatta di eventi tutt'altro che straordinari? Certamente la lucidità e l'assenza di difese: "Mi vengono le lacrime agli occhi quando osservo un bel dipinto, ma non quando guardo i miei figli. Questo non significa che io non li ami, perchè voglio loro un bene dell'anima, significa soltanto che il senso che danno non è in grado di colmare una vita. Perlomeno non la mia". Knausgard compie un profondo lavoro di introspezione e scavo nel passato, alternando i suoi ricordi d'infanzia all'attuale condizione di uomo adulto che si misura con la morte del padre. Condizione lacerante che ci ricorda l'adagio di Wislawa Szymborska "conosciamo noi stessi solo fin dove siamo stati messi alla prova". Primo di una serie di sei volumi che compongono un'anomalo e affascinante affresco autobiografico.

LA MORTE DEL PADRE - Karl Ove Knausgard

 
Dora Bruder PDF Stampa E-mail
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Un annuncio sul Paris-Soir del 31 dicembre 1941: "Si cerca una ragazza di 15 anni, Dora Bruder, m. 1,55, volto ovale, occhi castano-grigi, cappotto sportivo grigio, pullover bordeaux, gonna e cappello blu marina, scarpe sportive color marrone...". Parte da qui l'"indagine" di Patrick Modiano per ricostruire la storia di una ragazza ebrea, una ragazza qualsiasi nella Parigi occupata, che condivide un destino comune. A un primo sguardo la vicenda raccontata è costruita sul nulla: considerazioni sulla solitudine, la ribellione e la paura che seguono l'esile filo delle ipotesi, perchè di Dora sappiamo pochissimo. Eppure, lentamente e impercettibilmente, questa storia ci avvince e ci parla, quasi fosse stata scritta proprio per noi nell'esatto momento in cui la leggiamo. Un breve libro che possiede l'asciuttezza e il respiro delle grandi narrazioni.

DORA BRUDER - Patrick Modiano

 
Oltre il fiume PDF Stampa E-mail
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"Dio sa che Gee's Bend non è mai stata perfetta, ma per tanti anni ha visto le sue donne indaffarate a cucire trapunte, mentre gli uomini spingevano l'aratro con fierezza. Se si può chiamare paradiso una penisola reclusa dal mondo dove tre quarti degli abitanti vivevano al di sotto della soglia di povertà, allora Gee's Bend era un paradiso, perchè era una famiglia". Mary Lee, una donna nera di 63 anni, racconta - oggi - un pezzo d'America che sembra uscito dal XIX secolo. Perchè a Gee's Bend in Alabama, il paese dove gli ex-schiavi vivono sui terreni dei vecchi padroni, il tempo si è fermato. Solo neri al di qua del fiume, i bianchi al di là. Ora si parla di un traghetto che potrebbe unire le due sponde... Con questo formidabile reportage J.R. Moehringer vinse nel 2000 il Premio Pulitzer per il giornalismo.

OLTRE IL FIUME - J.R. Moehringer

 
Un pasto in inverno PDF Stampa E-mail
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Tre soldati tedeschi, ossessionati dal macabro rito quotidiano della fucilazione dei prigionieri, ottengono di uscire dal lager con il compito di cercare gli ebrei che si nascondono nei dintorni. Un misero tentativo di sfuggire ai propri incubi, perchè la cattura di un fuggiasco è pur sempre il preludio alla sua condanna. Ma non è il dilemma morale al centro di questo grande romanzo, bensì il gelo dell'inverno polacco. Il gelo che imprigiona i gesti e le parole dei protagonisti, che li rallenta fino quasi all'inerzia, accompagnato dalla fame, che convoglia ogni pensiero, ogni aspirazione. Una scrittura netta ed essenziale, nella quale troviamo echi di Thomas Bernhard e Knut Hamsun.

UN PASTO IN INVERNO - Hubert Mingarelli

 
Conversazioni contadine PDF Stampa E-mail
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Cinquant'anni fa usciva la prima edizione di questo libro. Rileggerlo oggi significa misurarsi con le domande di ieri: Se uno di noi viene chiamato alla guerra, ci va? E' giusto ammazzare o non è giusto? Cosa è vivere? Cosa è morire?... e ritrovarle, immutate, nel nostro presente. Di più, significa misurarsi con un metodo, quello che Danilo Dolci propone ai contadini di Partinico per riunirsi e pensare insieme. Conversazioni contadine è un testo paragonabile per importanza ai lavori di Freire, Milani, Basaglia... in cui l'apprendimento nasce dall'ascolto e la conoscenza è indirizzata al cambiamento: noi sappiamo che una casa si può costruire, noi sappiamo che si può guarire o migliorare un ammalato, noi sappiamo che si può far crescere le piante, e sappiamo che anche gli uomini si possono modificare...

CONVERSAZIONI CONTADINE - Danilo Dolci

 
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