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Tre soldati tedeschi, ossessionati dal macabro rito quotidiano della fucilazione dei prigionieri, ottengono di uscire dal lager con il compito di cercare gli ebrei che si nascondono nei dintorni. Un misero tentativo di sfuggire ai propri incubi, perchè la cattura di un fuggiasco è pur sempre il preludio alla sua condanna. Ma non è il dilemma morale al centro di questo grande romanzo, bensì il gelo dell'inverno polacco. Il gelo che imprigiona i gesti e le parole dei protagonisti, che li rallenta fino quasi all'inerzia, accompagnato dalla fame, che convoglia ogni pensiero, ogni aspirazione. Una scrittura netta ed essenziale, nella quale troviamo echi di Thomas Bernhard e Knut Hamsun.
UN PASTO IN INVERNO - Hubert Mingarelli
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Cinquant'anni fa usciva la prima edizione di questo libro. Rileggerlo oggi significa misurarsi con le domande di ieri: Se uno di noi viene chiamato alla guerra, ci va? E' giusto ammazzare o non è giusto? Cosa è vivere? Cosa è morire?... e ritrovarle, immutate, nel nostro presente. Di più, significa misurarsi con un metodo, quello che Danilo Dolci propone ai contadini di Partinico per riunirsi e pensare insieme. Conversazioni contadine è un testo paragonabile per importanza ai lavori di Freire, Milani, Basaglia... in cui l'apprendimento nasce dall'ascolto e la conoscenza è indirizzata al cambiamento: noi sappiamo che una casa si può costruire, noi sappiamo che si può guarire o migliorare un ammalato, noi sappiamo che si può far crescere le piante, e sappiamo che anche gli uomini si possono modificare...
CONVERSAZIONI CONTADINE - Danilo Dolci
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"Per una tribù indigena del Paraguay, o forse della Bolivia, il passato è ciò che ci sta davanti, perchè possiamo vederlo e conoscerlo, e il futuro, invece, è ciò che sta dietro: ciò che non vediamo nè possiamo conoscere (...). Bisogna mettersi di fronte al futuro. E' una ben povera memoria quella che funziona solo all'indietro". Javier Mallarino, vignettista satirico, è ormai un'istituzione in Colombia, un'autorità morale. Le sue vignette fanno la fortuna di uomini e governi o ne segnano la sorte. E c'è chi si toglie la vita dopo aver perso la reputazione. Questa responsabilità ha un peso e un prezzo: sopportare il primo e pagare il secondo oppure fingere di non sapere, di non vedere? Bellissimo romanzo di domande, più che di risposte. E' come se l'autore ci dicesse: vi ho raccontato una storia, ora vedete voi cosa farvene.
LE REPUTAZIONI - Juan Gabriel Vasquez
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Pedro Paramo è il sanguinoso latifondista che ha saccheggiato terreni e seminato figli in tutta la regione che circonda la cittadina di Comala, Messico Centrale. Uno di questi, ormai adulto, si mette in cammino alla sua ricerca per esaudire il misterioso volere della madre: "fagli pagare caro l'oblio in cui ci ha lasciati". Inizia così un viaggio allucinato in cui, più si procede verso la meta, più tutto si confonde: il passato con il presente, i vivi con i morti. Libro di ombre e di sussurri, di voci che attraversano i muri e che escono dalle tombe dei defunti. Ma anche libro di fatti e cronache, perchè la rivoluzione di Villa sta spazzando il Paese. Eppure noi, intrappolati nel tempo sospeso della narrazione, abbiamo orecchie solo per le storie dei quasi-vivi e dei quasi-morti che ci accompagnano in questa straordinaria Spoon River latinoamericana.
PEDRO PARAMO - Juan Rulfo
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"Guardai mezzo morto fuori dal finestrino la parte nuova della città, tutta luccicante, con gli enormi palazzi di uffici illuminati e vuoti, e all'improvviso sentii che era un posto che non conoscevo - non era più Baltimora". Metà anni '80: l'acciaieria dove lavora Red Baker licenzia più della metà dei lavoratori, e lui è tra questi. Alla vita che ruota attorno alla comunità operaia, con i suoi riti, le sue fatiche, la sua epica, si sostituiscono le file davanti all'ufficio di collocamento e il sussidio di disoccupazione: scene da Grande Depressione, cinquant'anni dopo. E' troppo anche per un uomo come Red Baker, che deciderà di uscirne a testa bassa, con rabbia e violenza, insieme a Dog, l'amico di sempre. Una storia struggente ed emozionante aiutata da una scrittura essenziale, nel filone di Edward Bunker e J.R. Moehringer.
IO SONO RED BAKER - Robert Ward
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Nella Galizia più profonda - regione storica incastrata tra Ucraina e Polonia - si riunisce per tre giorni il tribunale dei settanta rabbini che dovrà deliberare sull'identità del misterioso protagonista del romanzo. Per alcuni è il dotto Nahum, studioso della Qabbalah, appartenente alla ricca corte di Nyesheve, per altri è Yoshe il tonto, lo scemo del villaggio di Bialogura. Questo il verdetto: Sei Nahum e sei Yoshe; sei un dotto e sei un ignorante; compari d'un tratto nelle città, e scompari all'improvviso; vagabondi per i cimiteri in cerca dei tuoi simili(...). Ascoltami bene, tu sei un morto errante nel caos del mondo! Grottesco e affascinante ritratto delle corti rabbiniche dell'est Europa, e insieme racconto impietoso sulla ricerca dell'identità di uomini e donne che i potenti - siano essi re o rabbini - piegano al loro volere.
YOSHE KALB - Israel J. Singer
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Grande saga familiare che copre 150 anni di storia del Texas, da metà '800 a oggi, raccontando miti e realtà della frontiera. Per coglierne lo spirito le parole più adatte sono quelle che Johan Huizinga usa per aprire il suo Autunno del Medioevo: "Quando il mondo era più giovane di cinque secoli, tutti gli eventi della vita avevano forme ben più marcate che non abbiano ora... E tutte le cose della vita erano di un'evidenza sfarzosa e crudele". Anche qui domina la forza dei contrasti: il Texas dei nativi americani, dei messicani, dei coloni giunti dall'est... è la terra delle grandi pianure, degli sterminati pascoli, ma anche dei massacri per il possesso della terra, delle mandrie, delle sorgenti, e infine del petrolio. Nella tradizione del "grande romanzo americano", un libro di enorme forza e bellezza.
IL FIGLIO - Philipp Meyer
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Perdere il lavoro a cinquantatré anni, trascinarsi tra disoccupazione e lavoretti per altri quattro, avere l'occasione di rientrare. Alain Delambre è stato per lungo tempo un responsabile delle risorse umane, e del suo mestiere conosce tutti i risvolti, i trucchi, le miserie: ora si prospetta la possibilità di essere selezionato da un'azienda di grande prestigio. Un ottimo stipendio, la vita che potrebbe tornare quella di prima, la ritrovata fiducia in se stesso... Tanto è l'entusiasmo che Alain mette nel giocarsi questa carta, tanta è la furia che scatena scoprendo che le carte sono truccate. Romanzo illuminante sul mondo del lavoro e sull'ideologia della precarietà. E anche un grande noir, che non guasta.
LAVORO A MANO ARMATA - Pierre Lemaitre
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Geologia e storia, cultura materiale e geografia, economia e antropologia, infiniti sono i campi cui si può attingere per raccontare la "biografia" di un luogo. Il talento narrativo di Simon Winchester ci offre - quasi si trattasse di un personaggio - la biografia dell'Oceano Atlantico: muovendo dalla deriva dei continenti, passando per la "storia" dei primi uomini che si affacciarono alle sue sponde, ci porta a conoscere le vicende di navigatori e mercanti di uomini, pirati e cacciatori di balene, uragani e cambiamenti climatici... Un'opera di straordinario rigore che leggiamo con la facilità e il piacere che offrono i grandi romanzi d'avventura.
ATLANTICO - Simon Winchester
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"Perchè io ci sarò sempre, nascosto e dappertutto. Dove c'è qualcuno che lotta per dare da mangiare, io sarò là. Dove c'è uno sbirro che picchia, io sarò là". Nuova traduzione, con tutte le parti espunte e censurate nella precedente edizione del 1940. La grande migrazione verso ovest dei coltivatori americani rovinati dalla crisi e dalla siccità, l'ostilità di chi li considera una minaccia, le rare occasioni in cui si manifesta la solidarietà di classe... Un romanzo scritto più di settanta anni fa che sembra scritto oggi, perchè è del nostro presente che parla. Per chi non ha mai letto questo libro è l'occasione di scoprire un classico della letteratura del '900, per chi già lo conosce è la possibilità di misurarsi nuovamente con un capolavoro restituito allo splendore originario.
FURORE - John Steinbeck
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"Non credo che riuscirò mai più a pensare e sentire le cose una per volta. Col tempo dovrò abituarmi a smettere di preoccuparmi per questo. Non posso evitare che una cosa se ne porti dietro un'altra o ne faccia perdere un'altra ancora". Ultimi giorni del ponte aereo per lasciare l'Angola, in guerra per l'indipendenza. Centinaia di famiglie si apprestano a partire: tra queste la famiglia di Rui, quindici anni, voce narrante del testo. I "retornados" giungono in un Portogallo ancora scosso dalla rivoluzione dei garofani e Rui si sente responsabile della vita e del futuro della madre malata e della sorella, mentre il padre è stato arrestato il giorno della partenza senza più dare notizie di sè. Un unico lungo monologo, la sensazione di entrare nel flusso dei pensieri del ragazzo, vivendo pienamente con lui le sue emozioni
IL RITORNO - Dulce Maria Cardoso
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Il giudice: "Signor Baramki (...) per la legge israeliana lei è un proprietario che non risiede nella propria casa, perciò la sua casa è proprietà di un assente". L'autrice dedica questo libro così struggente e così dolce "agli 'assenti', che costituiscono il novanta per cento della Palestina del 1948, ai quali non è stato concesso di essere presenti. E ai presenti che sono considerati assenti. A ogni 'presente assente', che vive a pochi passi da una casa che è diventata di qualcun altro". Perdere la propria casa è perdere una parte di sè: nella voce di Suad Amiry troviamo l'eco di Mahmoud Darwish, di Ghassan Kanafani, l'eco della grande letteratura palestinese, nella quale la tragedia si mischia sempre con l'ironia, il bisogno di dimenticare con la condanna a ricordare.
GOLDA HA DORMITO QUI - Suad Amiry
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L'assurdo e il grottesco, accompagnati dai venti di guerra, irrompono in una cittadina dell'Erzegovina negli anni del disfacimento della Jugoslavia. Prendono la forma di un gatto obeso che fugge di casa, di un leggendario centromediano che riesce a farsi espellere in ogni partita che gioca, di una giostra che gira all'infinito nella piazza del paese... "Cose normali" trasformate in oggetti surreali, "persone normali" trasformate in fanatici sciovinisti. Libro esemplare sui deliri del nazionalismo e della purezza etnica, dove il comico e il tragico si tengono senza soluzione di continuità. Mentre noi acquistavamo riviste come 'Erotica', lui si istruiva sulle pagine del 'Soldato croato'... girando per la città con addosso la divisa mimetica che gli aveva ceduto un suo cugino.
CIRKUS COLUMBIA - Ivica Djikic
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Leah, Natalie, Felix e Nathan vivono a Caldwell, quartiere degradato nel nord ovest di Londra: lì nascono, crescono, farebbero qualsiasi cosa per andarsene, si allontanano, ritornano. Aspirazioni e frustrazioni, miseria e benessere, mondi confinanti. Come in un celebre film di Alain Resnais, Zadie Smith osserva implacabile i suoi personaggi muoversi in uno spazio circoscritto, cavie in un laboratorio. Ma qui c'è un di più di partecipazione, unita al disincanto di uno sguardo fermo e lucido sui loro destini. Il passato e il futuro dei quattro protagonisti si sovrappongono e si inseguono, in una struttura narrativa complessa e bellissima. Non ci consola questo libro di Zadie Smith, ci fa invece partecipi del fascino e dell'incertezza delle vicende umane.
N-W - Zadie Smith
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Il tefteri è il libricino dei conti, quello del negozio di alimentari. Dove segni i tuoi debiti e i crediti. Il libricino nero del salumiere. Siamo nella Grecia della crisi, la Grecia esclusa dall'Europa, e il rebetiko è la sua musica: la musica degli esclusi, suonata nei bassifondi e nelle taverne, la musica del sottoproletariato urbano, nata tra la fine dell'800 e gli inizi del '900, ancora viva oggi. Il viaggio che Capossela compie in Grecia nel 2012 è un viaggio alla (ri)scoperta del rebetiko, dei suoi maestri e delle loro storie, delle vecchie e delle nuove esclusioni. Ma da vero grande affabulatore qual è, raccontandoci storie e aneddoti che parlano del passato, ci mette di fronte al nostro presente, ai suoi bivi e alle scelte che impone. Tefteri, il libro dei conti in sospeso.
TEFTERI - Vinicio Capossela
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La squadra del Mar del Plata è fatta di ragazzi che vogliono solo giocare, allenarsi e giocare, divertirsi e giocare. Giocare a rugby, nella fattispecie. Ma siamo in Argentina, negli anni della dittatura, e la paranoia dei generali vede sovversione ovunque. Il primo a sparire sarà Javier, seguito dal Turco e da Mariano, e poi ancora Otilio... E' iniziata la carneficina. Quel che resta della squadra potrebbe fuggire in Francia e chiedere asilo politico. Decideranno invece di rimanere e di giocarsi il campionato. Non è la trama di un film "all'americana", ma la storia vera del Mar del Plata, che Claudio Fava racconta in un bel romanzo di impegno civile.
MAR DEL PLATA - Claudio Fava
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Nella Cina rivoluzionaria Wan Xin, "la zia", ha fatto nascere praticamente tutti i bambini della regione di Gaomi. Ma quando negli anni '60 si avvierà la campagna per il controllo demografico, sarà ancora lei, la levatrice adorata dal popolo, a dover applicare le direttive del Partito. Con tenacia e ferocia darà la caccia alle famiglie che rifiutano di limitare le nascite. "Le mani puzzano di sangue" ma l'interesse generale deve prevalere sul dolore individuale. Anni '90: nella Cina del nuovo corso tutto si ribalta e Wan Xin, scomparsa l'ideologia che l'ha sostenuta fino ad allora, crollerà insieme alla vecchia Cina. Un personaggio che non si dimentica, costruito grazie a una scrittura sottilmente visionaria.
LE RANE - Mo Yan
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Stati Uniti d'America, 1872: le città dell'est sono già metropoli, ma i territori dell'ovest sono ancora incontaminati e selvaggi, ed è là che il giovane Will Andrews si spinge, alla ricerca dei grandi spazi e di se stesso. A Butcher's Crossing, un miserabile villaggio del Kansas, si unirà a una spedizione di cacciatori di bisonti in marcia verso le praterie e le montagne del Colorado. L'interminabile viaggio, la lotta contro la sete e contro il freddo, le grandi cacce... tutto contribuisce a costruire una grandiosa narrazione di carattere epico, in cui gli individui si misurano con una natura generosa e spietata. Romanzo di formazione di grande forza introspettiva, scritto magnificamente.
BUTCHER'S CROSSING - John Williams
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