Se ti abbraccio non aver paura |
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Si dice che la persona autistica sia chiusa nei suoi riti, necessari per orientarsi nel mondo. Il consueto, il noto, il già conosciuto, sono lo spazio entro cui si muove per sfuggire all'angoscia dell'ignoto e della novità. Lo pensano in molti, e tra questi il medico che ha in cura Andrea, un adolescente bello, alto, con una testa piena di ricci, autistico. Franco, il padre, non ha certezze sull'autismo ma è consapevole del fatto che - dopo innumerevoli tentativi e consulti - una risposta certa non l'ha nessuno. E dunque, in direzione ostinata e contraria, propone al figlio quanto di meno certo e stabile vi sia: un viaggio. Un viaggio di quelli che si nutrono della voglia di ignoto, della curiosità della scoperta: Stati Uniti, in moto, da costa a costa, per poi continuare, inaspettatamente, tra autobus, automobili e aerei da turismo, giù giù fino in Amazzonia. Il loro viaggiare seguirà il ritmo delle intuizioni e dei desideri, che si alterneranno, come in ogni umana esperienza, provocando gioia e rabbia, stupore, sorpresa, sconforto, speranza... ma con un di più di forza e intensità. Perchè il viaggio che fa macinare migliaia di chilometri ad Andrea e a suo padre è anche un viaggio dentro loro stessi. Uno scoprire e uno scoprirsi. Quando ci si cimenta nel racconto di storie così forti accade di utilizzare registri inadeguati: si può scivolare nel patetico o - quasi a volerlo esorcizzare - nel falsamente disinvolto. Trappole in cui non cade Fulvio Ervas, che, attraverso una scrittura pulita ed essenziale, fa un passo indietro, lasciando spazio al racconto dei protagonisti. Questo romanzo nasce dall'incontro dell'autore con Andrea e con suo padre, dall'ascolto attento della loro storia, durato oltre un anno. E che si tratti di un ascolto rispettoso, trasformatosi senza forzature in narrazione, stanno a testimoniarlo i dialoghi tra padre e figlio avvenuti via computer, che Ervas riporta integralmente all'interno del testo. Perchè Franco e Andrea comunicano con la voce, certamente, ma comunicano anche utilizzando schermo e tastiera, ed è qui che il loro dialogo va più a fondo. E' attraverso questo espediente che Andrea rivela la parte più nascosta di sè, quella che in modo diretto, lucido e consapevole, racconta la gabbia in cui è rinchiuso. Dunque ci aspetta la lettura di un libro dolente? No. Rideremo, anche. Questa è una magia.
SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA - Fulvio Ervas
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La vita di William Stoner è centrata sull'insegnamento universitario, condotto con perizia, passione, onestà. Ma questa vita, apparentemente grigia e banale - senza relazioni sociali, con una moglie che non lo ama, con una figlia che si allontana progressivamente da lui - è in realtà un'eroica e appassionante lotta che Stoner ingaggia, dentro e fuori l'università, per affermare elementari principi di umanità. E, come a volte accade agli eroi della quotidianità, la sua esistenza è condotta con l'animo riflessivo e dolente di chi sempre dubita delle proprie effettive capacità. Ambientata in Missouri, a cavallo tra prima e seconda guerra mondiale, questa vicenda ci parla della passione caparbia che un 'uomo semplice' mette nell'esperienza dell'insegnamento e nella propria, personale, ricerca di senso. Storia raccontata attraverso una scrittura cristallina, essenziale.
STONER - John Williams
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Iowa, anni '50. Jack il reprobo, lasciato molti anni prima l'anonimo paesino dove è cresciuto insieme ad altri sette tra fratelli e sorelle, torna nella casa in cui ancora vive l'anziano padre, ex pastore presbiteriano della comunità. Jack è ormai un uomo, segnato dalla vita dopo anni di vagabondaggi, alcolismo, carcere, ancora in lotta contro lo stigma che porta su di sè. La relazione tra lui, il padre, e la sorella - la generosa, l'attenta Glory, tornata per accudire il vecchio patriarca - offre una grandiosa rappresentazione della complessità dei sentimenti, dove il gelo convive con la pietà, il giudizio con il perdono, la disillusione con l'amore cieco. Sullo sfondo, come echi che giungono da un altro mondo, le lotte dei neri per la giustizia sociale. Grande scrittura, misurata ed essenziale.
CASA - Marilynne Robinson
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E' lo sguardo dal basso di un bambino, di un figlio, a fare di un uomo un gigante. Ma Eduard Sam, figura centrale del romanzo, a modo suo un gigante lo è davvero. Ispettore delle ferrovie a riposo alle prese con la stesura di un'opera immensa e mostruosa - un orario generale dei trasporti che abbraccia l'intero globo -, è anche un formidabile affabulatore, anarchico e mago, cialtrone e seduttore, sempre in viaggio, sempre in fuga. In un'Europa spazzata dalle guerre e dal vento dell'antismitismo, questa figura emblematica di ebreo errante che si aggira tra Jugoslavia e Ungheria dà vita a uno straordinario romanzo che realizza una grande magia, quella che ci permette di osservare il mondo attraverso gli occhi di un bambino.
GIARDINO, CENERE - Danilo Kis
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"Una donna può benissimo vivere senza un uomo" dice Mubina l'indomani. "Ed è ciò che intendo fare io". Di quando in quando Hasan verrà a trovarla in sogno. Come questa notte. E' apparso fugacemente, per dileguarsi subito dopo. Lei ha fatto per rincorrerlo, ma non riusciva a muovere un passo. In questo libro di rara forza e durezza viene data voce soprattutto alle donne. Sono loro a raccontare la guerra nella ex Yugoslavia. Ci sono i racconti di ieri: la pulizia etnica, gli stupri, la perdita di mariti e figli, la perdita della ragione, la perdita di tutto. E ci sono i racconti di oggi, di chi dedica la propria vita a dare un nome agli scomparsi. Per sopravvivere ricordare, per sopravvivere dimenticare: questa è la dialettica dell'orrore che, pochi decenni dopo Auscwitz, si ripropone, identica, alle vittime di oggi. Un grande reportage del giornalista e scrittore polacco Wojciech Tochman.
COME SE MANGIASSI PIETRE - Wojciech Tochman
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Scene da una battaglia sotterranea |
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Marzo - giugno 1982: la guerra delle Falkland/Malvine vista da sottoterra. Un gruppo di soldati argentini scava un tunnel nella montagna e lì si intana per sfuggire alla morte. Perchè sono in centinaia a morire: in combattimento ma anche di freddo e di stenti. Si forma così una comunità di "armadilli" (gli animali che scavano sottoterra le loro tane), guidata dai Re Magi, tre soldati che organizzano i turni di guardia, le strategie di sopravvivenza, i baratti di caffè, coperte, cherosene... con gli inglesi in cambio di informazioni. L'esperienza lascerà segni incancellabili nei sopravvissuti. Il reale e il surreale, il drammatico e il comico, si intrecciano senza soluzione di continuità in un romanzo che, senza pretendere di impartire facili e prevedibili lezioni, è un grande atto d'accusa contro la stupidità.
SCENE DA UNA BATTAGLIA SOTTERRANEA - Rodolfo Fogwill
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"Sì, scrivo questo libro soprattutto per gli adolescenti e i giovani, ma anche per quelli che, come me, si avvicinano alla morte, e si domandano a che scopo e perchè abbiano vissuto e tollerato, sognato, scritto, dipinto o, semplicemente, impagliato sedie". In questo straordinario memoriale Ernesto Sabato ripercorre le tappe salienti della propria vita: la carriera scientifica, la militanza politica, la fuga a Parigi e la boheme artistica, la scelta sofferta della letteratura, la lotta contro la dittatura argentina. E ancora gli incontri con Breton, Tzara, Borges, Camus, Cioran, Che Guevara... Questo libro viene scritto alla soglia dei novant'anni. Sabato ne avrebbe vissuti ancora dieci prima di lasciarci, nell'aprile del 2011, consegnandoci queste pagine che hanno la forza e la purezza delle cose ultime, essenziali.
PRIMA DELLA FINE - Ernesto Sabato
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Tu non sei come le altre madri |
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La Germania degli anni '20, ai tempi della Repubblica di Weimar, è forse il luogo culturalmente più vivo e stimolante dell'intera Europa. Else, circondata da intellettuali e artisti, mariti, figli e amanti, vive i tempi con la voracità di chi chiede tutto alla vita senza dare nulla in cambio. Tutto crolla con l'avvento del Reich, quando Else, ebrea, dovrà fuggire con le figlie all'estero dove conoscerà il terrore, la miseria, ma anche la solidarietà di un mondo a lei ignoto. E il suo sguardo sul popolo tedesco, sugli uomini, su se stessa, muterà radicalmente. La vera storia di Else Schrobsdorff raccontata con passione e lucidità dalla figlia Angelika.
TU NON SEI COME LE ALTRE MADRI - Angelika Schrobsdorff
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HHhH. Il cervello di Himmler si chiama Heydrich |
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Il 27 maggio 1942, a Praga, due partigiani compiono un attentato contro Heydrich, l'ideatore della Soluzione finale, braccio destro di Himmler. Nei territori del Reich, ormai 'pacificati', un atto del genere è semplicemente impensabile. Costruito come un noir, è il racconto appassionante, rigoroso, di un fatto realmente accaduto, ma è anche l'occasione per l'autore di riflettere sul senso della narrazione storica in quella particolare variante rappresentata dalla forma-romanzo. Con ironia, senza mai annoiare, Laurent Binet 'riflette ad alta voce' su come il racconto va costruendosi: ci svela i dubbi, le incertezze, le evidenze documentali attraverso cui ricostruisce, con pazienza e passione, uno dei momenti più significativi della lotta europea al nazifascismo.
HHhH. IL CERVELLO DI HIMMLER SI CHIAMA HEYDRICH - Laurent Binet
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Winesburg, Ohio - cittadina che riecheggia le atmosfere di Spoon River - è la fonte alla quale ha attinto buona parte della narrativa americana del '900. Difficile leggere Steinbeck, Faulkner, Hemingway... su su fino a Carver e Foster Wallace senza riconoscere la matrice originale contenuto in questo grande libro. E' il racconto allo stato puro, la sua misura perfetta. "Il vecchio aveva elencato nel suo libro centinaia di verità. Io non cercherò di riferirvele tutte. C'erano la verità della verginità e la verità della passione, la verità della ricchezza e quella della povertà, della modestia e dello sperpero, dell'indifferenza e dell'entusiasmo (...). Erano le verità a trasformare la gente in caricature grottesche. Il vecchio aveva una sua complessa teoria a questo proposito. Era sua opinione che quando qualcuno s'impadroniva di una verità e si sforzava di vivere secondo essa, allora costui si trasformava in una caricatura, e la verità che abbracciava in una menzogna".
WINESBURG, OHIO - Sherwood Anderson
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"Io non penso di tornare in Uruguay (...). Sa qual è la cosa migliore per curare la nostalgia? Il comfort". Primi anni '60: l'Uruguay è una semi-colonia degli USA, corrotta e conservatrice. Edmundo Budino, affarista e intrallazzatore, ne è l'emblema. Il figlio Ramon medita di ucciderlo, ma tanto il padre incarna la determinazione del potere, tanto il figlio è il simbolo dell'irresolutezza. Parabola sul confronto tra vecchio e nuovo, tra menzogna e verità, dove ogni confine è incerto e dove le relazioni tra i personaggi del romanzo ci parlano della dialettica tra repressione e ribellione. Mario Benedetti, tra i più grandi poeti latinoamericani del Novecento, è morto a Montevideo nel 2009.
GRAZIE PER IL FUOCO - Mario Benedetti
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"Lo specchio, più che un volto, riflette l'espressione di una difficoltà. Ecco cosa mi sono fatto, ecco il pasticcio che dio sa come ho combinato negli ultimi cinquantotto anni (...). L'individuo che stiamo osservando lotterà senza tregua fino al crollo. E non per eroismo. Perchè non sa immaginarsi un'alternativa". Ventiquattr'ore nella vita di George, docente universitario che ha perso in un incidente il proprio compagno e che tenta di sopravvivere al baratro che gli si è spalancato davanti. E' ancora possibile alzarsi dal letto, parlare, mangiare, insegnare? Attraverso una scrittura netta e misuratissima Isherwood ci parla della perdita e dell'assenza, di ciò che resta di noi quando ogni gesto sembra aver perso significato. E grazie a una magia che solo i grandi scrittori conoscono, lo fa con leggerezza e ironia.
UN UOMO SOLO - Christopher Isherwood
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In una notte dell'ottobre '42 sul fronte russo, alla vigilia della battaglia di Stalingrado, poche ore separano dalla morte un uomo condannato per diserzione. Con lui, e con chi comanderà il plotone di esecuzione, si confronta un cappellano militare dell'esercito tedesco. In poche pagine è condensato un pensiero di grande potenza sul tema della morte e della relazione con l'altro, vista attraverso la lente di un tempo che va finendo, quello che ci resta da vivere. Implacabile la condanna della guerra: "Non si tratterà di odiare (...) la guerra. L'odio, se così si può dire, è un sentimento positivo. Bisogna sconsacrare la guerra. Toglierle ogni incanto. Bisogna inculcare nella coscienza umana la certezza di come sia banale e laido questo mestiere di soldato".
NOTTE INQUIETA - Albrecht Goes
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"Ma anche questa storia, alla fine, si perse nel silenzio". E' la storia della cacciata dei palestinesi dalla propria terra, della perdita dell'identità e della libertà, del massacro di Sabra e Chatila... raccontata dalla voce femminile di Amal, prima figlia e poi madre, cresciuta in un campo profughi di Jenin. Ancora adolescente, grazie a una borsa di studio, ha l'opportunità di trasferirsi negli Stati Uniti, dove cerca di dimenticare gli orrori e i lutti che si è lasciata alle spalle. E sembra riuscirci. Ma la sua è un'identità spezzata, costruita sull'oblio e la rimozione. Sarà la figlia a spingerla a fare i conti con il passato e a tornare nella patria della memoria e degli affetti.
OGNI MATTINA A JENIN - Susan Abulhawa
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Nel grande romanzo di Sabato, omaggio a una Buenos Aires inquietante e oscura, si susseguono tre potenti affreschi, indipendenti e insieme comunicanti tra loro: l'amore di Martin per l'epilettica, lunatica, bellissima Alejandra; il delirio di Fernando, padre di lei, che svela il complotto dei ciechi, organizzati in una setta che vuole dominare il mondo; il peregrinare di Bruno, amico di Martin, in una Buenos Aires abitata da anarchici e banditi. Siamo negli anni '50, gli anni del peronismo, ma veniamo sbalzati un secolo prima, per seguire le vicende del cadavere del generale Lavalle e del suo esercito sconfitto, che dall'Argentina passerà in Bolivia... Libro impegnativo, bellissimo, per chi ama perdersi nelle storie, senza sicurezze, senza didascalie.
SOPRA EROI E TOMBE - Ernesto Sabato
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L'umanità di uno scienziato |
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Vengono finalmente ripubblicati gli scritti di Giulio Maccacaro (1924-1977), medico, scienziato, organizzatore sociale e culturale, fondatore di Medicina Democratica. I temi affrontati riguardano il rapporto tra salute e democrazia, tra sapere e potere, la presunta 'neutralità' della scienza. Riferendosi alla sua opera, l'amico e collaboratore Giorgio Bert scrive: "Il potere, ogni potere, va continuamente stanato e svelato là dove si cela. Combatterlo, significa innanzi tutto mostrarne la presenza, metterlo a nudo; il passo seguente consiste nel facilitare l'ampliamento del campo visivo, le descrizioni multiple, la ricerca di altri mondi possibili, che esistono sempre". E' il libro che un ventenne dovrebbe leggere per capire cosa è stata la stagione delle lotte sociali e politiche in Italia a cavallo tra gli anni '60 e '70.
L'UMANITA' DI UNO SCIENZIATO. ANTOLOGIA DI GIULIO A. MACCACARO - a cura di Enzo Ferrara
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Elias Rukla, professore di liceo a Oslo, ingaggia un corpo a corpo con la sua classe, proponendo una didattica noiosa, pedante e monocorde. Avrebbe gli strumenti per interessare, se non appassionare, i suoi studenti, ma sceglie di non farlo. Perchè "così è la vita, così è e così dovrebbe essere...". La classe reagisce con ostilità, sfidandolo con una muta resistenza passiva. E in Rukla qualcosa si spezza, portandolo a una crisi di nervi e alla fuga dalla scuola. Questa apertura sul presente ci conduce al passato del protagonista: una parabola che attraversa la giovinezza, gli anni dell'università, l'impegno politico... fino al ripiegamento e all'abbandono di ogni speranza di cambiamento. Perchè "così è la vita". Esistenzialismo in chiave nordica. Glaciale, bellissimo.
TIMIDEZZA E DIGNITA' - Dag Solstad
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La bruttezza di Rebecca, sin dalla nascita, ne segna il destino. Con una madre incapace di accarezzarla e di accudirla, e un padre docilmente imbelle, vive segregata in casa: un malinteso desiderio di protezione la condanna all’isolamento. Finchè la scuola l’aprirà a un mondo di dolori, di lotte, di relazioni. Quella di Rebecca è la storia, raccontata attraverso una scrittura misurata ed essenziale, della ricostruzione di un sé ferito ma non annientato. Ed è anche una riflessione sulla verità delle relazioni, sul significato di incontri che possono cambiare il corso della nostra vita.
LA VITA ACCANTO - Mariapia Veladiano
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Nella Francia occupata del ’42, in un malandato albergo di Marsiglia, si raccoglie un’umanità varia fatta di ebrei in fuga. Alcuni attendono il visto per imbarcarsi ed espatriare, altri sono paralizzati in un’attesa senza speranza, altri ancora si organizzano per unirsi alla Resistenza. In questo microcosmo si intrecciano traffici e storie d’amore, rivalità e solidarietà. L’autore del libro è tra loro e ci racconta con forza visionaria, a metà tra romanzo e reportage, come gli uomini reagiscono di fronte al ‘male assoluto’.
HOTEL BAALBEK - Fred Wander
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La parabola di due fratelli che abitano un'enorme villa sulla Quinta Avenue a New York tra i primi del secolo e gli anni '70. Da ricchi rampolli di una famiglia benestante si trasformano in barboni in lotta contro la burocrazia e gli ufficiali giudiziari. Homer è un cieco che ha sviluppato enormemente le proprie capacità percettive e di movimento, Langley è un collezionista, catalogatore e raccoglitore patologico. La casa si trasforma inesorabilmente in un labirinto stipato di ogni sorta di oggetti, dove vivono i due fratelli e dove transitano banditi, musicisti, figli dei fiori... Uno sguardo allucinato, straniato e insieme lucidissimo, su cinquant'anni di storia americana, raccontata attraverso una scrittura misurata che evita le trappole del grottesco. Una storia vera.
HOMER & LANGLEY - E.L. Doctorow
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