 |
space |
Grazie a questo libro lieve, scherzoso, sghembo e profondo, ci avviciniamo al Fellini uomo e artista attraverso le sue stesse parole. L'uomo si schermisce, rifiutando giocosamente la 'forma intervista' che gli propone il critico Giovanni Grazzini, mentre l'artista non apre davanti ai nostri occhi la sua cassetta degli attrezzi, sostenendo di non possederne una. Non ci sono regole, non c'è metodo, si difende Fellini. Eppure, sul filo dei ricordi legati alla lavorazione dei suoi film e agli incontri con attori e registi, questo uomo-bambino continua a stupirci, anche attraverso le parole, per la profondità del suo sguardo limpido e curioso, unito a una perizia da vecchio artigiano: l'unica responsabilità che sento è quella di evitare l'approssimazione, che è la secrezione più diretta della stupidità e dell'ignoranza.
SUL CINEMA - Federico Fellini
|
|
 |
space |
Tucker Caliban è un nero anomalo nell'America del segregazionismo. Figlio di uno schiavo ribelle, non è ricco ma possiede la fattoria in cui vive e la terra su cui lavora. Perchè dunque, senza alcun preavviso, getta sale sul suo campo, uccide le sue bestie, dà fuoco alla fattoria e si mette in viaggio insieme alla moglie e al figlioletto? Ma, soprattutto, perchè questa partenza darà il via a un esodo di massa? Così recita, laconico, un memoriale del tempo: "Nel giugno del 1957, per ragioni ancora da stabilire, tutti gli abitanti neri dello stato ne hanno abbandonato il territorio". A raccontare questa storia saranno i bianchi che, impotenti e increduli, vedranno capovolgersi il mondo apparentemente immutabile in cui si erano insediati. Opera visionaria e profetica, ambientata in uno staterello immaginario del Sud, il romanzo di Kelley è stato scritto 'in presa diretta', mentre le lotte per i diritti civili, spesso represse nel sangue, rivelavano il vero volto del sogno americano.
UN ALTRO TAMBURO - William Melvin Kelley
|
|
 |
space |
In libreria il consigli terapeutici (far divertire l'annoiato, dare speranza al cinico, eccetera) sono tentativi illusori e inefficaci di proporre letture pret-à-porter. Ma se il lettore disorientato chiedesse un farmaco contro la stupidità, il libraio-farmacista non potrebbe che prescrivere Ermanno Cavazzoni. Leggere questo autore è un modo per riconciliarsi con una scrittura capace di divertire senza distrarre, di far ridere senza dimenticare di che pasta è fatto il mondo. Al contrario, il suo materiale è proprio ciò che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi, ma osservato da una prospettiva sghemba e precisissima, che ce ne rivela l'assurdità, la comicità, l'intima verità.
STORIE VERE E VERISSIME - Ermanno Cavazzoni
|
|
 |
space |
Finalmente ristampato il libro più importante dell'autore bosniaco, un'opera capitale della narrativa del Ventesimo secolo. E' la Sarajevo assediata (aprile 1992 - febbraio 1996) a fare da sfondo a storie che, raccontando le minuzie e la quotidianità della vita durante gli anni di guerra, possiedono una grandissima forza visionaria. Attraverso uno sguardo che è insieme lucido e straniato, Jergovic ha scritto uno dei più bei libri con protagonisti gli uomini e le donne che hanno vissuto, nel cuore dell'Europa, la tragedia dell'indifferenza. La potenza della narrazione mette Jergovic sul piano di Andric, Kis, Crnjanski... i grandi classici della letteratura balcanica contemporanea.
LE MARLBORO DI SARAJEVO - Miljenko Jergovic
|
|
Il libro degli esseri a malapena immaginabili |
|
|
|
 |
space |
La divulgazione scientifica di stampo anglosassone si distingue a volte per la compresenza di due elementi non facilmente assimilabili, rigore e capacità narrativa, spesso accompagnati da una buona dose di ironia. Così capita al libro di Caspar Henderson - naturalista con la vocazione di rivolgersi al lettore curioso - che a un primo sguardo ci appare come un bestiario medioevale, una geniale silloge 'a la Borges', per rivelarsi poi un'opera che, utilizzando l'inconsueto, ci parla del quotidiano. Sfilano sotto i nostri occhi alcuni degli animali più inverosimili (ma tutti rigorosamente reali) che abitano il nostro pianeta: pesci degli abissi, macachi giapponesi, stelle marine spinose, civette baffute, esseri umani...
IL LIBRO DEGLI ESSERI A MALAPENA IMMAGINABILI - Caspar Henderson
|
|
 |
space |
La forza del romanzo di Kazan, pubblicato la prima volta nel 1972, sta tutta nella capacità di immergerci nelle atmosfere e nei rituali che hanno segnato alla fine degli anni '60 lo scontro tra la controcultura del movimento giovanile americano e l'establishment. Lo spunto è offerto dalla vicenda di un militare messicano, perfettamente integrato nell'esercito USA, che per "riprendersi" la figlia scappata con un gruppo di hippie uccide due di loro, con il consenso neppure troppo tacito dei poteri che contano: esercito, tribunali, polizia. Se il dito è puntato contro la violenza dei benpensanti, non c'è però traccia di simpatia per il velleitarismo della controparte. Un romanzo maturo e profondo sui sentimenti che hanno animato quelle rivolte: la rabbia e l'impotenza, mai slegati dalla gioia di vivere in un eterno presente in cui tutto sembrava possibile.
GLI ASSASSINI - Elia Kazan
|
|
 |
space |
Johann Moritz Rugendas, pittore tedesco della prima metà dell'Ottocento, per tutta la vita ha viaggiato in Sud America. Questo romanzo, ambientato tra Cile e Argentina, racconta di una spedizione compiuta insieme all'amico Krause, pittore di scarso talento, per documentare il rigoglio e le stranezze (dal punto di vista del Vecchio Mondo) della natura e degli uomini del Nuovo Mondo, sulle orme dell'esploratore e naturalista von Humboldt. Spedizione funestata da un gravissimo incidente: Rugendas verrà colpito da due fulmini nel corso di una tempesta dagli echi conradiani. Dunque la testimonianza di un'avventura, apparentemente. In realtà il mondo in cui ci trascina Cesar Aira è quello del processo creativo allo stato puro, in bilico tra rigore, tecnica, visione e pazzia. Raramente il tema della creazione artistica è stato affrontato con tanta forza visionaria.
IL PITTORE FULMINATO - Cesar Aira
|
|
Solo un fiume a separarci |
|
|
|
 |
space |
Francisco Cantù, passaporto statunitense e origini messicane, ha lavorato per alcuni anni come guardia di frontiera sul confine tra Stati Uniti e Messico. L'hanno portato lì i suoi studi legati al tema del confine. Dunque un percorso anomalo rispetto a chi sceglie di arruolarsi nelle forze di polizia. Alla madre, non convinta della sua decisione, risponde: Voglio essere sul terreno, là fuori, voglio conoscere la realtà della frontiera giorno dopo giorno (...). Io potrò aiutare quella gente. Parlo entrambe le lingue, conosco entrambe le culture. Curiosità e ingenuità, queste le leve che muovono le sue scelte, e poi l'impatto, devastante, con la realtà. La straordinaria forza di questo libro è tutta nell'approccio fiducioso del protagonista e nel lento ma inesorabile rivelarsi di una verità che ci viene presentata in modo limpido e disarmante, attraverso l'esperienza. Un manifesto contro tutti i muri, ma soprattutto contro l'ignoranza e la retorica della sicurezza.
SOLO UN FIUME A SEPARARCI - Francisco Cantù
|
|
 |
space |
Francoforte 1963, primo processo per i crimini di Auschwitz tenutosi di fronte a una corte tedesca. La giovane Eva Bruhns viene ingaggiata come interprete dal polacco. Inizierà, attraverso questo incarico, un percorso di conoscenza e consapevolezza che cambierà per sempre la sua vita, portandola a scoprire responsabilità là dove mai avrebbe osato credere. Ed è proprio il tema della responsabilità il perno del romanzo: quella di chi ha agito e, ancora di più, quella di chi ha taciuto o finto di non sapere. Davanti a sinistra sedevano quindi un esportatore, due agenti di commercio, un agricoltore, un portinaio, un infermiere, un operaio, un pensionato, due dentisti, un farmacista, un falegname... Questi uomini avrebbero dovuto rispondere della morte di centinaia di migliaia di esseri umani innocenti.
L'INTERPRETE - Annette Hess
|
|
 |
space |
Come nel precedente libro di J. Ward, Salvare le ossa, anche qui una famiglia ruota attorno a un ragazzino non ancora adolescente che le circostanze costringono a vivere e pensare come un uomo. Jojo ha tredici anni, vive con la madre, la sorellina e i nonni a Bois Sauvage, Missisippi. Sono neri e poveri, in uno Stato in cui essere neri e poveri può essere più duro che in altri. Il padre sta per uscire di prigione, la prospettiva è quella di rimettere insieme i pezzi e ricominciare da capo, ma l'unico vero adulto sembra essere Jojo. Sarà il nonno, spirito-guida della famiglia, con una storia di sangue alle spalle, a indicare, più con i silenzi che con le parole, una strada. Non una scorciatoia, non una prospettiva consolatoria, non una via d'uscita, una strada,
CANTA, SPIRITO, CANTA - Jesmyn Ward
|
|
 |
space |
Finalmente ristampato uno dei più importanti libri della narrativa balcanica contemporanea, in cui l'assurdo e il grottesco, accompagnati dai venti di guerra, irrompono in una cittadina dell'Erzegovina negli anni del disfacimento della Jugoslavia. Prendono la forma di un gatto obeso che fugge di casa, di un leggendario centromediano che riesce a farsi espellere in ogni partita che gioca, di una giostra che gira all'infinito nella piazza del paese. "Cose normali" trasformate in oggetti surreali, "persone normali" trasformate in fanatici sciovinisti. Libro esemplare sui deliri del nazionalismo e della purezza etnica, dove il comico e il tragico si tengono senza soluzione di continuità. Mentre noi acquistavamo riviste come 'Erotica', lui si istruiva sulle pagine del 'Soldato croato'... girando per la città con la divisa mimetica che gli aveva ceduto un suo cugino.
CIRKUS COLUMBIA - Ivica Dikic
|
|
 |
space |
Un racconto che copre più di cento anni di storia americana, dalla Guerra di Secessione (1861-1865) al secondo '900, con protagonisti due estremi della catena alimentare umana: gli schiavi e i grandi proprietari terrieri. Le loro storie si inseguono e si intrecciano tra le generazioni, mantenendo ben visibile il tema conduttore del romanzo, il razzismo, che come un marchio d'infamia segna la storia degli stati del Sud. Aveva vissuto a lungo - intorno ai novant'anni, ipotizzava - e aveva avuto una vita piena abbastanza delle cose che secondo lui davvero contavano. Era stato sposato due volte, innamorato una, e sebbene nessuno dei due matrimoni gli avesse dato dei figli, poteva affermare con certezza di avere occupato un posto nel mondo, anche se il terreno che usiamo per segnare questi posti sembra cedere continuamente sotto i nostri piedi.
UN GRIDO NELLE ROVINE - Kevin Powers
|
|
 |
space |
E' vero, John Berger (1926 - 2017) non si definiva un critico d'arte: Nell'ambiente in cui sono cresciuto fin da adolescente, dare del critico d'arte a qualcuno equivaleva a un insulto. Il critico d'arte era un tizio che sparava giudizi e pontificava su cose di cui sapeva poco o nulla. Non era spregevole come un mercante d'arte, ma era un rompicoglioni. Dunque Berger non era un critico d'arte. Eppure RITRATTI è la più formidabile e anomala storia dell'arte che ci sia dato leggere. Perchè non solo Berger nei suoi ritratti fa reagire Kavafis con Caravaggio 'pittore dei bassifondi', Brecht con Bruegel, Dostoevskij con Holbein, Yeats con Picasso, Hikmet con Munoz (S. Zuliani - AlfaBeta2), ma rivendica fieramente questa assoluta libertà di sguardo e di associazione, assumendo la soggettività non come limite ma come condizione di autenticità. Leggendo questo libro ci inoltriamo dunque in un territorio libero e affascinante, che dalle pitture della Grotta di Chauvet, passando per Bellini, Goya, Bacon... ci condurrà su su fino a Jean-Michel Basquiat e alla contemporaneità.
RITRATTI - John Berger
|
|
E dal cielo caddero tre mele |
|
|
|
 |
space |
Solo pochi autori riescono a far convivere all'interno di un impianto narrativo elementi realistici e fantastici: spesso accade che il testo si sviluppi dando peso all'uno o all'altro registro, sbilanciando il racconto. Narine Abarjan riesce invece nell'impresa, dando vita a una storia perfettamente equilibrata ambientata a Maran, un piccolo paese arroccato tra le montagne dell'Armenia, abitato quasi solo da vecchi, dove i vivi e i morti, la veglia e i sogni, hanno uguale peso e presenza. E' attorno ad Anatolija, la protagonista, una donna che sembra non aspettarsi più nulla dalla vita, che si sviluppa una storia che ci parla della possibilità di una rinascita, anche nelle condizioni più avverse: la notte-maga avrebbe difeso la sua gioia facendole rotolare fra le mani le mele che, come vuole la leggenda di Maran, avrebbe fatto cadere per lei dal cielo: una per chi ha visto, una per chi ha saputo raccontare e una per chi ha ascoltato e ha creduto nel bene del mondo.
E DAL CIELO CADDERO TRE MELE - Narine Abgarjan
|
|
 |
space |
Lei suona il violoncello, lui è giornalista, hanno un bambino. Sono loro i felici del titolo, una coppia brillante che può permettersi piccoli lussi, garantiti da un relativo benessere: Un benessere vissuto con naturalezza, che fa parte delle loro esistenze come l'aria che respirano. Quando però la certezza del lavoro viene a mancare, il quadro cambia bruscamente. Un pranzo al ristorante, l'acquisto di un vestito nuovo, diventano decisioni da ponderare e poi, via via, da scartare. L'impalcatura del rapporto di coppia, che si reggeva su assodate certezze, traballa. In apparenza I felici è un libro sul rapporto tra amore e denaro, in realtà è una fotografia del presente in forma di romanzo che ci parla del rapporto tra precarietà e futuro.
I FELICI - Kristine Bilkau
|
|
Nemici. Una storia d'amore |
|
|
|
 |
space |
La New York in cui si muovono i personaggi di questo romanzo è la città che accoglie gli scampati alla Shoah. Una città nella città, abitata da uomini e donne che in ogni piccolo accadimento sembrano riconoscere le ombre del passato: Eravamo usciti dalla Geenna, ma Hitler ci è corso dietro. Anche l'amore, per Herman Broder, protagonista della storia, non sfugge a questa doppia appartenenza. Herman ama la donna che l'ha salvato e che ha sposato emigrando in America, ma ama anche la donna che lì ha conosciuto, sopravvissuta agli orrori del lager, e infine ama la moglie, creduta morta in Germania, che improvvisamente ricompare. Si tratta dunque di una storia d'amore, come suggerisce il sottotitolo? Non esattamente. In questo grande romanzo di Singer l'amore è onnipresente, eppure il vero tema è quello dell'irresolutezza. L'irresolutezza dell'uomo-bambino che pur di non scegliere sceglie ogni cosa, e trionfalmente marcia verso la propria rovina.
NEMICI. UNA STORIA D'AMORE - Isaac B. Singer
|
|
 |
space |
Irlanda, Contea di Donegal, estate del '45. Barnabas Kane, figlio di quella terra, emigrato in America anni prima, è ora tornato per cominciare una nuova vita. Ma verrà accolto come uno straniero in patria. E' sua moglie Eskra, l'"americana", a dare voce a questa condizione: ... questa povertà persistente, simile a una riluttanza irradiata da loro stessi, un temperamento più inflessibile di una roccia. E poi quell'espressione incrostata sui loro volti, gli sguardi insistenti e sospettosi, come un giudizio biblico che vi dichiara stranieri e vi considera insignificanti se non siete nati qua. Barnabas è a sua volta un lottatore, caparbio e ostinato, ma l'incendio della stalla in cui perde la vita il suo aiutante innesca una catena di eventi che ci lascia sbalorditi, mettendoci di fronte a quel che resta dell'uomo quando a prevalere sono le leggi del sospetto e della paura. Una grande parabola sul concetto di 'straniero', oltre che un bellissimo romanzo.
NEVE NERA - Paul Lynch
|
|
 |
space |
E' il deserto dello Utah al centro di questo romanzo. Popolato da uomini e donne con un passato ingombrante alle spalle. Walt, l'anziano e scontroso gestore del diner che tiene regolarmente chiuso; John, il predicatore che da anni trasporta un'enorme croce, alla cui base ha applicato una rotella; Duncan e Fergus che vivono in un vagone ferroviario in mezzo al nulla... fanno parte di questo mondo immerso nella luce e nel silenzio. Non fa eccezione Ben Jones, il protagonista, che con il suo camion percorre ogni giorno la vecchia statale 117: Quella gente era una razza a parte. Li conoscevo uno per uno, ma tutte le parole che ci eravamo scambiati nel corso degli anni probabilmente non arrivavano a riempire il retro di una cartolina (...). Tra un buongiorno e un ci vediamo c'era uno spesso strato di silenzio che raccontava storie impossibili da dimenticare. E' l'America delle "strade blu", al suo meglio.
IL DINER NEL DESERTO - James Anderson
|
|
 |
space |
Saska e Kol'ka, i gemelli Kuz'min, sono indistinguibili e inseparabili. La loro forza è tutta in questa simbiosi e nell'impossibilità di essere distinti uno dall'altro, opportunità che sfruttano per le due uniche cose che contano: sopravvivere e procurarsi il cibo. Siamo in Urss nel 1944, penultimo anno di guerra, e i Kuz'min stanno per essere trasferiti dall'orfanotrofio di Mosca dove sono cresciuti, nella regione del Caucaso, terra mitica ai loro occhi, dove sognano di trovare splendide montagne, pace e cibo in quantità. In realtà ciò che troveranno sono le sacche della resistenza cecena, residuo della deportazione di un popolo accusato di collaborazionismo con l'invasore nazista. Qui l'imperativo tornerà ad essere quello di sempre: sopravvivere. Inseparabili è un romanzo che ci costringe a pensare che cosa è stata l'infanzia in altri tempi, in altri luoghi. E che cos'è, per moltissimi, ancora oggi.
INSEPARABILI. DUE GEMELLI NEL CAUCASO - Anatolij Pristavkin
|
|
 |
space |
Siamo In Alto Adige, a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Nelle scuole è vietato insegnare e parlare tedesco e Trina, maestra elementare, è costretta a insegnare nelle katakombenschulen, le scuole clandestine messe fuori legge dal fascismo. Erich, che diventerà suo marito, è invece impegnato a contrastare i progetti di costruzione della diga che minaccia di sommergere il paese dove vivono. La loro è dunque una storia di resistenza, che coinvolge l'intera popolazione sudtirolese, ma, come tutte le storie "vere", piena di contraddizioni e zone d'ombra. L'interesse personale, la paura, guideranno le scelte di molti, mentre altri - una minoranza spesso malvista dalle stesse vittime - si batteranno per difendere la propria vita insieme all'interesse generale. Un romanzo che racconta la montagna povera e la sua gente, con un linguaggio essenziale e atmosfere che ricordano quelle evocate da Mario Rigoni Stern.
RESTO QUI - Marco Balzano
|
|
|